La correzione delle bozze
Cosa deve fare l'autore

Dopo aver analizzato nella puntata precedente cosa un autore non deve fare quando riceve il pdf delle bozze del proprio libro da correggere, vediamo oggi in concreto come si svolgono i vari passaggi della correzione di bozze.

Le indicazioni redazionali: una guida sicura per l’autore

Ogni casa editrice di solito invia all’autore, assieme al pdf delle prime bozze, tutte le indicazioni su come procedere (sì, vanno seguite scrupolosamente e se ti stai chiedendo perché, corri a leggere il nostro articolo). Ci sono editori che accettano solo correzioni apportate sulle bozze cartacee, chi preferisce che l’autore lavori sul file pdf, chi accetta entrambe le modalità.

I fondamentali della correzione bozze

In qualunque modo si decida di procedere, è sempre bene tenere a mente questi suggerimenti.

  1. L’autore deve leggere T U T T O il libro  M O L T O   A T T E N T A M E N T E. Anche il sommario. Anche le testatine. Anche l’occhiello. Non è una banalità: dopo aver scritto un testo, tutti tendono a leggere le parole come esse sono scritte nella propria mente e non come sono scritte effettivamente. E questo spiega perché gli errori macroscopici più difficili da trovare sono quelli presenti nei titoli. Lo giuriamo. 
  2. Le correzioni vanno indicate secondo simboli concordati; i più comuni sono quelli dell’UNI 5041, facilmente reperibili in rete.
  3. Gli interventi di modifica vanno indicati in modo chiaro (il redattore non deve indovinare cosa intende l’autore) e sempre per iscritto, in modo che sia possibile ricostruire i passaggi fatti e risalire alla versione precedente del testo anche a distanza di tempo. No, non si fanno correzioni al telefono. Neanche poche. Neanche piccole. Mai.

Nella terza e ultima puntata vedremo invece cosa succede alla fine del processo di correzione delle bozze.

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