Come nasce una copertina: dall'idea al design

La copertina di un libro, anche più del titolo, è il primo elemento a catturare l’attenzione del lettore: la percezione di forme, colori, trasparenze e sfumature infatti, è quasi immediata per l’occhio umano, mentre per riuscire a cogliere il senso di simboli grafici complessi quali lettere e numeri, il cervello necessita di qualche secondo di elaborazione in più. Questa premessa è importante per l’approfondimento che seguirà, in cui cercheremo di capire perché il processo che porta all’elaborazione di un progetto di copertina è sì creativo, ma mai totalmente svincolato da logiche commerciali che puntano a ottenere il successo del libro nel suo mercato di riferimento, configurandosi dunque come una combinazione di ricerca analitica, comunicazione con l’autore, sensibilità e interpretazione artistica.


A cosa serve – davvero – la copertina

Anticamente, la copertina del libro aveva solo uno scopo pratico, cioè proteggere le pagine, era realizzata con materiali semplici e per nulla scenografica; è assurta a «piccolo manifesto (che) ha lo scopo di comunicare all’osservatore che, in quel libro, c’è qualcosa di interesse per lui» (cit. Bruno Munari) solo in tempi abbastanza recenti, che hanno riconosciuto alla copertina una funzione estetica e didascalica. Una metafora che piace molto alla Redazione (e infatti è spesso utilizzata) consiste nel paragonare la copertina del libro all’incarto che avvolge il regalo. Tutti hanno sperimentato, almeno una volta nella vita, la gioia e la soddisfazione di scartare una confezione dal contenuto misterioso, che è impacchettato con una carta o offerto in una scatola che ha sempre le stesse caratteristiche: è spessa e opaca, a volte persino rigida – nel caso della scatola, essa può avere anche dimensioni particolari che non rispondono perfettamente a quelle del contenuto – ma comunque sia si adatta alla forma dell’oggetto che avvolge, la mostra senza però lasciarlo intravedere, dunque nascondendolo. La copertina deve assolvere lo stesso scopo: “raccogliere” il contenuto del libro senza però esibirlo nella sua interezza, dare informazioni su di esso senza manifestarlo appieno, svelare qualcosa e nascondere qualcos’altro. Questo perché, non solo in ottemperanza a logiche commerciali, è necessario accendere la curiosità nel potenziale lettore, specialmente in quella categoria di lettori che desidera essere “sorpresa”, che non è alla ricerca di un libro specifico; più interessante sarà la scelta grafica, maggiori saranno le probabilità che – dopo aver letto la sinossi e quindi confermato o smentito il suo interesse – il potenziale lettore decida di acquistare il libro. In linea di massima la copertina, in questo senso, è un buon predittore del successo commerciale del libro (che dipende comunque anche da altri fattori. Ricordi, ad esempio, il discorso sul prezzo del libro? https://edizioni.libreriauniversitaria.it/2024/10/29/come-si-stabilisce-il-prezzo-di-copertina-del-libro/).

Cos’è, allora, una “copertina ben riuscita”? Sicuramente quella che catalizza immediatamente l’attenzione del lettore ed è in grado di sostenerla per il tempo necessario a individuare il libro, estrarlo dallo scaffale, approfondirne i contenuti. Una buona copertina, insomma, dà da pensare ed è in grado di inaugurare una serie di ragionamenti e valutazioni nel potenziale lettore che possono o meno spingerlo all’acquisto e alla promozione del libro.


Il progetto grafico

Vediamo adesso le fasi in cui si articola il processo di realizzazione.

  1. Brief iniziale e comprensione del contenuto: tutto parte da un incontro tra il grafico, o l’editore (o anche la figura che ha curato in prima persona la lavorazione del libro e dunque lo conosce in maniera molto dettagliata, il redattore), e l’autore, per capire le tematiche, il tono e il messaggio del libro. Questo primo step è essenziale per cogliere l’anima del testo, tradurla visivamente e quindi introdurre l’autore alla comprensione della “metafora dell’incarto del regalo”: ad esempio, un romanzo drammatico potrebbe presentare una copertina cupa e minimalista che rimanda all’ambientazione, ma raramente raffigurerà fedelmente e in maniera esplicita lo scenario o i protagonisti, piuttosto andrà a privilegiare alcuni dettagli della trama; per una raccolta di poesie, invece, potrebbe essere più indicato uno stile fine, elegante e “soffuso” che rende conto della delicatezza del tema/oggetto poetico senza però esporlo per stabilire un collegamento diretto.
  2. Analisi del target e del mercato: i reparti dedicati al marketing e alla grafica studiano i dati che riguardano il pubblico di riferimento e il posizionamento del libro nel mercato, nonché le strategie online e offline per realizzarlo. In questa fase di ricerca si analizzano anche le scelte dei competitor relativamente alle loro pubblicazioni in campi e su argomenti simili, per fare in modo che il progetto finale sia distintivo del brand, non confondibile con lo stile di altri editori e, soprattutto, attrattivo per i lettori. La copertina, quindi, deve risultare unica, ma rispettare i canoni del genere e rispondere alle aspettative del target.
  3. Concept visivo e ricerca iconografica: dopo la fase di analisi, il grafico sviluppa un concept visivo, elaborando schizzi o proposte digitali che rappresentino il messaggio chiave del libro. Colori, font e immagini vengono scelti con cura per evocare le emozioni giuste rispetto agli argomenti del libro e devono necessariamente adattarsi tra loro, per costituire un quadro armonico denso di significato. In alcuni casi, che interessano specialmente manuali d’arte o di storia, l’autore può avanzare la proposta – se la casa editrice lo prevede – di utilizzare iconografia fotografica o artistica protetta da copyright. Questo inaugura un altro discorso, complesso e affascinante, che ci riserviamo di trattare in un altro articolo, dunque resta sintonizzato!
  4. Revisione e feedback: una volta presentate le bozze all’autore, si procede con una fase di feedback, che spesso include più cicli di revisione, in accordo con le necessità editoriali. Il redattore lavora sull’accuratezza dei paratesti mentre il grafico si occupa dei layout e tutti collaborano affinché il risultato sia perfetto.
  5. Finalizzazione e stampa: con l’approvazione definitiva, il progetto viene finalizzato con tutte le specifiche tecniche per la stampa. Il grafico si assicura che la copertina sia ottimizzata per il formato cartaceo e digitale, mantenendo alta la qualità (cioè la risoluzione) dell’immagine, la brillantezza dei colori e la leggibilità del testo, dunque spedisce i file alla tipografia.
  6. Lancio e Monitoraggio: con la copertina pronta, il libro viene pubblicato e distribuito su tutti i canali di cui l’editore dispone. È importante, da questo punto in poi, monitorare la ricezione del design, raccogliere feedback e, se necessario, apportare miglioramenti per future edizioni o progetti.
 

In sintesi, come si diceva all’inizio, la creazione della copertina di un libro è un processo articolato che richiede creatività, competenze tecniche e una stretta collaborazione tra grafico, autore ed editore. Una copertina ben progettata non solo attrae i lettori, ma rappresenta anche una parte essenziale del successo editoriale del libro, comunicandone efficacemente lo spirito fin dal primo sguardo.

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