Open data e nativi digitali

Per un uso intelligente delle tecnologie

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Descrizione

La rete sembra in grado di valorizzare, nel bene e nel male, tutto ciò che veicola. La presente ricerca indaga gli scenari del possibile utilizzo virtuoso delle tecnologie per favorire la partecipazione democratica attraverso la riflessione sulla qualità della democrazia, l’accountability, il crowdsourcing, i tecnopopulismi, la profilazione, l’e-democracy, il rapporto tra capitale sociale e democrazia e l’analisi di alcune delle pratiche comunicative di rete (socialnetwork, surveys e opendata).
La ricerca si confronta quindi con gli utilizzi strumentali e spregiudicati del web, da imputare al diffuso “affidamento esonerante” nell’uso delle tecnologie della comunicazione che rendono concreto il pericolo preconizzato da John Dewey di consegnare il futuro «ad un piccolo numero di persone» in ragione della dilagante ignoranza mediale.
Un testo di riflessione e approfondimento utile per genitori, docenti e educatori sui temi partecipativi e sulle tecnologie che sostiene un approccio critico e al contempo propositivo al web.

Indice:
Introduzione
1. Accountability e democrazia
2. Capitale sociale e democrazia
3. Postdemocrazia, populismo e tecnopopulismo
4. E-democracy e partecipazione. Tecnologie per la democrazia
5. Open data, liberazione dei dati e democrazia consapevole
6. Autoregolazione intelligente nell’uso delle tecnologie
Bibliografia

Nota sull’Autore
Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Comunicazione multimediale presso l’Università degli Studi di Udine. In precedenza ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze della Pubblica Amministrazione all’Università di Trieste e la laurea in Scienze dei Servizi giuridici all’Università di Perugia. Inquadrato nei ruoli del Personale Educativo dello Stato ha maturato significative esperienze progettuali, organizzative e formative ai diversi livelli della scuola pubblica e privata. Oltre alle tematiche relative al diritto e alla legislazione scolastica si interessa del rapporto tra partecipazione democratica e nuove tecnologie.