Descrizione
Raffaele Viviani è stato narratore d’eccezione di una Napoli che per alcuni versi esiste ancora. I suoi personaggi, donne e uomini, sono vere e proprie figure archetipiche le cui radici affondano in una città dove il comico e il tragico sono l’uno lo specchio dell’altro. Con il suo teatro, Viviani restituisce l’antropologia di un mondo segnato dalla povertà e al tempo stesso da una vitalità di cui le donne sono le assolute protagoniste, vera e propria forza motrice di quello che si usa definire “popolino”. Che siano mamme sole ad accudire figli, mogli fedifraghe o tradite, giovani alle prese con i loro spasimanti o vittime di uomini violenti e senza scrupoli, le donne sono al centro del teatro di questo autore straordinario e dal talento caleidoscopico che, come nessun altro, è riuscito a dare voce a una parte di umanità altrimenti destinata a essere dimenticata.
Indice:
Presentazione di Marino Niola
Questioni sceniche
1. Un teatro sociale totale
2. Il teatro di Viviani: questioni di donne
3. Il teatro di Viviani: questioni di uomini
4. Il teatro di Viviani: questioni di famiglia
Conclusioni
Appendice 1. Cronologia delle opere teatrali
Appendice 2. Dialoghi
Bibliografia
Nota sull’Autrice
Marzia Mauriello, già dottore e assegnista di ricerca in discipline etnoantropologiche, insegna presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Le sue ricerche riguardano principalmente i processi di costruzione, definizione e rappresentazione delle identità di genere nelle culture urbane mediterranee. Tra i suoi lavori, “La medicalizzazione dell’esperienza trans nel percorso per la ‘riassegnazione chirurgica del sesso’. Una ricerca etnografica nella città di Napoli” in AM – Rivista della Società Italiana di Antropologia Medica, n. 35-36, 2013; “Se sei gay non puoi essere femminiello! Note a margine su sessualità e genere nel mondo gay napoletano” in Simone A. (a cura di) Sessismo democratico. L’uso strumentale delle donne nel neoliberismo, Milano, 2012.