Civiltà e religioni

La religione suscita interessi molteplici e vari: religione intesa come insieme di fenomeni particolari, oppure come componente essenziale di dinamiche sociali e politiche, o ancora come categoria interpretativa del reale. Gran parte dei discorsi sul fatto religioso oscilla tra due tendenze opposte e speculari. Da un lato predomina un atteggiamento di svalutazione, come se la religione fosse qualcosa di storicamente desueto, o perfino un tratto evolutivo residuale in via di esaurimento. Dall’altro se ne afferma la valenza assoluta ed eterna.

A partire dalla prima metà del secolo scorso gli studi neoumanistici hanno messo in campo un modo diverso di guardare alle religioni. I fatti comunemente recepiti come religiosi – come pure la nascita e la scomparsa di sistemi religiosi, e l’idea stessa di ‘religione’ – sono stati riconosciuti come prodotti culturali, integralmente umani nelle origini e nelle destinazioni, e storicamente determinati. Avvalendosi di tale orientamento, Civiltà e Religioni intende esplorare il nesso che intercorre tra le varie civiltà umane e quanto di religioso è stato in esse riconosciuto. È questo un nesso vitale, suscettibile di una comparazione storica capace di maturare in una visione più consapevole e più ampia della condizione umana.

Si tratta di civiltà diverse, che in alcuni casi hanno avuto percorsi separati e in altri sono giunte a un incontro, a una comunicazione influente, anche quando questa si è risolta nella reciproca osservazione, per dire il minimo. In questo quadro, la distinzione tra civiltà ‘occidentale’ e civiltà ‘altre’ manifesta tutta la sua fragilità, diventando essa stessa oggetto di critica storica.

Entro tali coordinate metodologiche, in un’area d’intersezione tra storia e antropologia, Civiltà e Religioni intende offrire uno spazio al confronto delle idee, aperto agli interessi di studio e alla curiosità intellettuale: un ambiente per la ricerca e la riflessione, un luogo di lavori in corso.

Religion can stimulate a multiplicity of interests: it may be viewed as a blend of particular phenomena, an essential component of social and political interactions or even as an interpretive category of reality. Most discussions revolving on and around religion alternate between two contrasting and speculative tendencies. On the one hand, we find a prevailing attitude of undermining the value of religion by considering it historically obsolete or an evolutionary trait soon to be extinguished. On the other hand, religion is assigned absolute and eternal value.

Since the first half of the past century, neo-humanist studies have put forth a different way of looking at religions. Facts that are commonly conceived as religious, the rise and fall of religious systems, and the idea itself of religion, have been deemed as cultural elements which are integrally human in nature and destination, and historically determined. Based on this approach, Civilisations and Religions intends to explore the connection between human civilisations and the religious beliefs acknowledged within them. This connection is vital in that it permits historical comparison to develop into a broader and more mindful vision of the human condition.

This involves dealing with different civilisations which in some cases have followed separate paths and in others have met and communicated significantly with each other, even when this has resulted in mutual observation, to say the least. In this scenario, the distinction between Western and ‘other’ civilisations reveals its fragility, thus becoming itself the object of historical criticism.

Within such methodological coordinates, at the crossroad of history and anthropology, Civilisations and Religions offers a space for the interrogation of ideas in an environment open to a number of research fields and to intellectual curiosity. In so doing, the journal aims to be an open space for research and reflections, a place for work in progress.

 

Editorial / Informazioni editoriali

Direttore / Editor-in-chief
Fabrizio Ferrari (Università degli Studi di Padova)

Comitato editoriale / Editorial board
Adone Agnolin (Universidade de São Paulo)
Antón Alvar Nuño (Universidad de Málaga)
Chiara Cremonesi (Università degli Studi di Padova)
Chiara Ghidini (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”)
Elisabetta Moro (Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”)
Paolo Taviani (Università degli Studi dell’Aquila)
Michela Zago (Università degli Studi di Padova)

Comitato scientifico / Scientific board
Marc Augé (École des Hautes Études en Sciences Sociales)
Vittorio Berti (Università degli Studi di Padova)
Stefania Capone (Centre National de la Recherche Scientifique / École des Hautes Études en Sciences Sociales)
Sabina Crippa (Università Ca’ Foscari Venezia)
Thomas Dänhardt (Università Ca’ Foscari Venezia)
Lucia Dolce (School of Oriental and African Studies, University of London)
Jean-Daniel Dubois (École Pratique des Hautes Études, Section des Sciences Religieuses)
Luca Fezzi (Università degli Studi di Padova)
Amarjiva Lochan (University of Delhi; Vicepresidente IAHR)
Silvia Mancini (Université de Lausanne)
Grazia Menechella (University of Wisconsin-Madison)
Paula Montero (Universidade de São Paulo)
Tadhg Ó hAnnracháin (University College Dublin)
Suzanne Owen (Leeds Trinity University)
Mariella Pandolfi (Université de Montréal)
Carmine Pisano (Università degli Studi di Napoli “Federico II”)
Giovanni Pizza (Università degli Studi di Perugia)
Cristina Pompa (Universidade Federal de São Paulo)
Maria Rosaria Pugliarello (Università degli Studi di Genova)
Svetlana Ryzhakova (Institute of Ethnology and Anthropology, Russian Academy of Science)
Alessandro Saggioro (Sapienza Università di Roma)
Donatella Schmidt (Università degli Studi di Padova)
Gisli Sigurðsson (Árni Magnússon Institute for Icelandic Studies)
Rana P.B. Singh (Banaras Hindu University)
Giulia Sissa (University of California Los Angeles)
Frank Usarski (Pontifícia Universidade Católica de São Paulo)
Maria Veronese (Università degli Studi di Padova)

Responsabile recensioni / Book reviews editor
Dario Cellamare (Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”)

Direttore responsabile / Legal representative
Mario Lion Stoppato

ISSN: 24213152

 

Proposte / Submission

Autori e autrici sono gentilmente pregati/e di inviare i loro contributi in formato .rtf e .pdf al comitato scientifico usando i seguenti indirizzi email: redazione@libreriauniversitaria.it, fabrizio.ferrari.1@unipd.it

Authors who wish to submit their work to Civiltà e Religioni, should send it in .rtf and .pdf format to: redazione@libreriauniversitaria.it, fabrizio.ferrari.1@unipd.it

 

CODICE ETICO
Civiltà e Religioni è una rivista digitale fondata da Paolo Scarpi, Nicola Gasbarro e Marino Niola e diretta da Fabrizio Ferrari che pubblica a cadenza annuale tre tipi di contributi: saggi, note e discussioni, recensioni. Tutti i saggi sono sottoposti a due revisori esterni, i quali esaminano i contributi precedentemente resi anonimi (double-blind peer review). La direzione, insieme ai membri del comitato editoriale, mira a mantenere un elevato standard di qualità scientifica nonché di prassi etica. Pertanto, co-direttori, revisori/e e autori/rici s’impegnano a osservare le seguenti line guida modellate sullo schema fornito dal Committee on Publication Ethics (COPE, www.publicationethics.org).

1. Responsabilità del direttore e del comitato editoriale:
i. coordinare il Comitato scientifico nell’esaminare i testi proposti a C&R per la pubblicazione e nell’individuare revisori/e competenti, ovvero studiosi/e con un solido percorso scientifico provenienti da università, centri di ricerca e istituti scientifici riconosciuti;
ii. evitare qualsiasi conflitto di interesse tra autori/autrici, comitato scientifico, revisori/e;
iii. assicurarsi che gli scritti inviati siano presentati ai/lle revisori/e in forma anonima e che ogni informazione relativa ad autori/autrici rimanga confidenziale fino ad avvenuta pubblicazione;
iv. agire in modo equilibrato, obiettivo ed equo nello svolgimento dei propri doveri senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale, convinzioni religiose o politiche, origine etnica o geografica di autori/autrici;
v. gestire le proposte di pubblicazione derivate da ricerche sponsorizzate alla pari di tutte le altre;
vi. offrire ad autori/autrici la possibilità di rispondere a eventuali critiche o reclami. Tutti i reclami devono essere esaminati indipendentemente dall’approvazione della pubblicazione originale e la documentazione ad essi associata deve essere conservata.

2. Responsabilità di autori/autrici:
i. garantire che il testo proposto per la pubblicazione sia originale e non sia stato copiato in parte o per intero da altre fonti senza una esplicita segnalazione; il lavoro o le parole di terzi devono essere riconoscibili mediante appropriata citazione;
ii. garantire che il testo proposto non sia in valutazione o già avviato alla pubblicazione altrove; laddove parti del contenuto coincidano con contenuti già pubblicati o consegnati altrove, darne esplicita segnalazione;
iii. segnalare esplicitamente ogni tipo di sostegno finanziario ricevuto dai progetti di ricerca di cui si pubblicano i risultati;
iv. firmare la liberatoria per la pubblicazione;
v. conservare un’accurata registrazione dei dati associati al materiale consegnato ed essere in grado di consentire l’accesso a tali dati su eventuale richiesta. Laddove appropriato e consentito dal datore di lavoro, dall’ente di finanziamento e da altri soggetti che potrebbero avere un interesse, depositare i dati in un archivio o deposito idonei per la condivisione e l’utilizzo da parte di terzi;
vi. acquisire il permesso di riprodurre qualsiasi contenuto (inclusi immagini, grafici, schemi, mappe ecc.) da altre fonti;
vii. informare tempestivamente la Direzione qualora dovesse essere individuato un errore significativo nella pubblicazione. In tal caso, collaborare con la Direzione e il Comitato Editoriale per l’eventuale pubblicazione di una nota di addenda e corrigenda, o altrimenti, laddove ciò sia ritenuto necessario, per il ritiro del documento.

3. Responsabilità dei/lle revisori/e:
i. esaminare il contributo proposto su basi strettamente scientifiche come parte di un processo di double-blind peer review senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale, convinzioni religiose o politiche, origine etnica o geografica di autori/autrici;
ii. valutare che il contributo inviato corrisponda al proprio profilo disciplinare di C&R; qualora la persona incaricata della revisione riconosca la propria non sufficiente dimestichezza con i contenuti del materiale sottoposto, deve contattare il Direttore al più presto;
iii. contattare immediatamente il Direttore qualora si ravvedano eventuali casi di plagio, contraffazione di dati nonché falsificazione di ricerche precedenti;
iv. contribuire al processo decisionale e collaborare per migliorare la qualità del contributo, rivedendo il dattiloscritto in modo obiettivo e in tempi ragionevoli;
v. mantenere la riservatezza di qualsiasi informazione fornita dal Direttore e dal Comitato Editoriale o dall’autore/autrice;
vi. non conservare o copiare il testo ricevuto per la revisione;
vii. segnalare potenziali conflitti di interesse: avvisare il Direttore e il Comitato Editoriale di questi ultimi e, se necessario, chiedere la revoca del proprio incarico di revisione.

Procedure riguardanti l’infrazione del codice etico:
1. Identificazione di un comportamento non etico.
i. Una cattiva condotta e un comportamento non etico possono essere identificati e portati all’attenzione del Direttore e del Comitato editoriale da chiunque, anche dopo la pubblicazione.
ii. Chiunque informi il Direttore e del Comitato editoriale di condotte ritenute irregolari deve fornire sufficienti informazioni per consentire l’avvio di un’inchiesta.
iii. Tutte le accuse devono essere prese seriamente e trattate allo stesso modo, affinché si giunga a una decisione o una conclusione efficace e condivisa.

2. Inchiesta. Una prima decisione deve essere presa dal Direttore e dal Comitato editoriale consultandosi con l’Editore. Devono essere raccolte prove, evitando la diffusione di qualsiasi accusa oltre che alle parti in causa. Durante l’inchiesta, si possono ravvisare i seguenti gradi di violazione:
i. Violazioni minori: la violazione può essere affrontata senza la necessità di una più ampia consultazione; in ogni caso, alla persona coinvolta deve essere data l’opportunità di rispondere ad eventuali accuse.
ii. Violazioni gravi: in caso di condotta gravemente scorretta, il Direttore e il Comitato editoriale, d’accordo con l’Editore, possono valutare la possibilità di informare la dirigenza dell’ente lavorativo presso cui opera la persona interessata, esibendo le prove disponibili.

3. Conseguenze (in ordine crescente di gravità; da potersi mettere in pratica separatamente o congiuntamente).
i. In caso di contributo non ancora pubblicato:
a. informare o dare istruzioni all’autore/autrice o alla persona incaricata della revisione laddove si ravvedano malintesi o un’erronea applicazione di standard accettabili;
b. indirizzare all’autore/autrice o alla persona incaricata della revisione una lettera di ammonimento in cui si stigmatizza l’infrazione;
c. revocare la pubblicazione del contributo in questione dalla rivista.
ii. In caso di contributo già pubblicato:
a. ritirare il contributo dalla pubblicazione;
b. pubblicare un avviso formale in cui viene esplicitata la gravità della condotta;
c. pubblicare un editoriale in cui sia esplicitata la gravità della condotta;
d. inviare alla dirigenza dell’ente lavorativo presso cui opera la persona interessata una lettera formale in cui sia esplicitata la gravità della condotta;
e. imporre un embargo formale sui contributi della persona interessata per un periodo stabilito;
f. segnalare il caso a un’organizzazione professionale o ad un’autorità superiore per eventuali ulteriori indagini e azioni.

Ultima revisione: ottobre 2022
(Il codice etico può essere modificato con parere unanime dal Comitato Editoriale previa consultazione con l’Editore e il Comitato scientifico.)
Per scaricare il codice etico in formato pdf: https://extra.libreriauniversitaria.it/CeR_ethics.pdf

 

PUBLICATION ETHICS AND MALPRACTICE STATEMENT
Civiltà e Religioni is a peer reviewed annual online journal founded by Paolo Scarpi, Nicola Gasbarro and Marino Niola and edited by Fabrizio Ferrari. C&R publishes three kinds of contributions: articles, notes & discussions and book reviews. All articles are subject to double-blind peer review. The editor along with the editorial board is committed to meet and uphold the highest academic and ethical standards. To this end, the following guidelines for editors, peer-reviewers and authors, based on the recommendations provided by the Committee on Publication Ethics (COPE, www.publicationethics.org), have been prepared.

1. Editor and Editorial board’s responsibilities:
i. to coordinate the Scientific Committee in considering submissions to Civiltà e Religioni and to identify suitable reviewers, who must be academics with a sound research record from universities, research centres and higher education institutes;
ii. to strive to prevent any potential conflict of interests between authors, the scientific committee and reviewers;
iii. to ensure that manuscripts presented to reviewers are anonymised and that all information related to author(s) is kept confidential until publication;
iv. to act in a balanced, objective and fair way while carrying out their expected duties, without discrimination on grounds of gender, sexual orientation, religious or political beliefs, ethnic or geographical origin of the authors;
v. to handle sponsored research in the same way as other submissions, so that articles are considered and accepted solely on their scientific merit;
vi. to give authors a reasonable opportunity to respond to any critique and/or complaint. All complaints should be investigated no matter when the original publication was approved. Documentation associated with any such complaints should be retained.

2. Authors’ responsibilities:
i. to ensure that the submitted work represents their own contribution and has not been copied or plagiarised in whole or in part from other sources without clearly citing. Any work or words of others must be appropriately credited and referenced;
ii. to ensure that the submitted manuscript is not under consideration or accepted for publication elsewhere. Where portions of the content overlap with published or submitted content, to acknowledge and cite such sources;
iii. to disclose financial or other conflict of interest that might influence the results or interpretation of their manuscript. To this end, financial support should be disclosed and acknowledged;
iv. to agree to the license agreement before publication;
v. to maintain accurate records of data associated with their submitted manuscript, and to supply or provide access to these data on reasonable request. Where appropriate and where allowed by employer, funding body and others who might have an interest, to deposit data in a suitable repository or storage location, for sharing and further use by others;
vi. to obtain permission to reproduce any content from other sources;
vii. to notify promptly the journal editors or publisher if a significant error in their publication is identified. If such is the case, author(s) should cooperate with the editor and publisher to publish an erratum, addendum, corrigendum notice, or to retract the paper, where this is deemed necessary.

3. Reviewers’ responsibilities:
i. to evaluate submissions on scientific grounds only as part of a double-blind peer review process, without discrimination of gender, sexual orientation, religious or political beliefs, ethnic or geographical origin of the authors;
ii. to confirm that the assigned submission is consistent with their own expertise. If such is not the case, in part or in whole, reviewers should contact the editorial board as a matter of urgency;
iii. to report immediately to the editors if plagiarism, research fabrication (making up research data) and falsification (manipulation of existing research data, tables, or images) are acknowledged;
iv. to contribute to the decision-making process and to assist in improving the quality of the submitted manuscript in a timely fashion;
v. to maintain the confidentiality of any information supplied by the editor or author;
vi. to not retain or copy the manuscript;
vii. to be aware of any potential conflicts of interest (financial, institutional, collaborative or other relationships between the reviewer and author) and to alert the editor about such occurrence. If necessary, a reviewer should withdraw her services for that manuscript.

Procedures for dealing with the breach of ethical conduct
1. Identification of unethical behaviour.
i. Misconduct and unethical behaviour may be identified and brought to the attention of the editor and publisher at any time, by anyone.
ii. Whoever informs the editor or publisher of such conduct should provide enough evidence for an investigation to be initiated.
iii. All allegations should be taken seriously and treated in the same way, until a successful and unanimous decision or conclusion is reached.

2. Investigation. An initial decision should be taken by the editor in consultation with the publisher. Evidence should be gathered to avoid spreading allegations beyond those who need to know. During the investigation, two forms of breach can be identified:
i. Minor breaches: minor misconduct might be dealt with without the need to consult more widely. In any event, the author should be given the opportunity to respond to such allegations.
ii. Serious breaches: serious misconduct might require that the employers of the accused be notified. The editor, in consultation with the publisher, should take the decision whether or not to involve the employers by examining the available evidence.

3. Outcomes (in increasing order of severity; may be applied separately or in conjunction).
i. If the submission in not yet published:
a. informing or educating the author or reviewer where there appears to be a misunderstanding or misapplication of acceptable standards;
b. a more strongly worded letter to the author or reviewer covering the misconduct;
c. retraction of the submission from the journal.
ii. If the submission is already published:
a. withdrawal of the submission from the journal;
b. publication of a formal notice detailing the misconduct;
c. publication of an editorial detailing the misconduct;
d. a formal letter to the head of the author’s or reviewer’s department or funding agency;
e. imposition of a formal embargo on contributions from an individual for a defined period;
f. reporting the case and outcome to a professional organization or higher authority for further investigation and action.

 

Last update: October 2022

(The ethical code can be modified with unanimous agreement by the editors in consultation with the publisher and the scientific committee.)

To download publication ethics in pdf format: https://extra.libreriauniversitaria.it/CeR_ethics.pdf