Descrizione
“Può dirmi qual è la differenza tra un terrorista e una persona comune?”. È questa la domanda che una donna rivolge a un poliziotto in un annuncio radio della campagna antiterrorismo della polizia di Londra.
In questi anni di cosiddetta “guerra al terrore”, opinione pubblica, forze di sicurezza e politici si sono ritrovati spesso a porsi le stesse domande: chi è il nemico e che faccia ha? Contro chi stiamo combattendo? Chi sono i terroristi e come agiscono?
Il testo analizza la “guida spirituale” degli attentatori dell’11 settembre, le campagne antiterrorismo messe a punto dalla municipalità e dalla polizia di Londra dopo gli attacchi del 7 luglio 2005, e i modi in cui – con la caduta di Baghdad, l’uccisione di Bin Laden e con la cosiddetta Primavera araba – abbiamo cercato di immaginare, per questo “conflitto”, una fine.
Indice:
Introduzione
1. New York, 10 settembre 2001:la guida spirituale e la preparazione degli attentatori
2. Comuni valori, comuni paure: il discorso della sicurezza
3. Londra, 7 luglio 2005: difendere la metropoli
4. Voltare pagina: narrazioni per il post-conflitto
Riferimenti bibliografici
Nota sull’Autore
Daniele Salerno svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, dove ha conseguito il Dottorato in Semiotica. Ha inoltre trascorso periodi di ricerca all’estero presso la University of London e lo University College of London. Si occupa di memoria e trauma in una prospettiva di semiotica della cultura, con particolare attenzione all’analisi della memoria pubblica di episodi di violenza politica e criminale.
Terrorismo, sicurezza, post-conflitto è pubblicato all’interno della collana Scienze della Comunicazione, un progetto culturale che ha lo scopo di arricchire, grazie a uno sguardo nuovo e più consapevole, gli sudi sulle tematiche della comunicazione: dal linguaggio politico, alla pubblicità, ai new media. La collana – la cui qualità è attentamente garantita dal comitato scientifico – è diretta da Giovanna Cosenza, presidente del Corso di Laurea Magistrale in Semiotica all’Università di Bologna.