Petrolio senza fine o fine del petrolio?

Analisi, percorsi, strumenti

Collana: Strumenti
Data di pubblicazione: Aprile 2020
Pagine: 178
Disponibile anche in ebook

15,10

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Descrizione

L’imminente fine del petrolio, profetizzata da M.K. Hubbert nel 1949, è stata messa fortemente in dubbio dalla “rivoluzione non convenzionale”, cioè dall’aumento della produzione di petrolio e di gas estratti dai costosi depositi di idrocarburi shale o tight (degli Stati Uniti) e di sabbie bituminose (del Canada), resa possibile dalla crescita del prezzo del petrolio registrata tra la fine degli anni Novanta del Novecento e la metà degli anni Dieci del Duemila. Questa iniezione di petrolio ha successivamente portato al crollo del suo prezzo nel 2014, cosa che ha a sua volta reso parzialmente subeconomiche le stesse risorse “non convenzionali”. In questo contesto, si inseriscono politiche energetiche e ambientali che, spinte anch’esse dall’elevato prezzo del petrolio, hanno incentivato lo sviluppo di tecnologie che riducono i costi di produzione e di stoccaggio dell’energia da fonti rinnovabili e pulite, alternative ai combustibili fossili, al punto da chiedersi se l’era del petrolio possa finire prima della fine del petrolio.

Presentazione
1. Petrolio: dal convenzionale alla “rivoluzione” non convenzionale
2. Dall’esaurimento del petrolio a un nuovo impulso alla produzione
3. Il light tight oil statunitense
4. Le sabbie bituminose del Canada e la dipendenza dagli USA
5. I rischi ambientali del consumo e della produzione di combustibili fossili
6. Nuovi equilibri energetici, tra non convenzionale e green new deal
Conclusioni. Petrolio senza fine o fine del petrolio?
Abbreviazioni usate nel testo
Bibliografia