Descrizione
Le autrici si propongono di riflettere, grazie alle esperienze maturate nei servizi socio-sanitari e nelle istituzioni formative, sul perché nelle istituzioni sia così difficile dare spazio e voce a una formazione che ponga le sue basi sull’esplicitazione e sull’elaborazione delle emozioni da parte degli operatori e sulla capacità della mente di pensare.
Nella prima parte del volume, viene sintetizzata la storia dei modelli che, in Italia e in Europa, hanno accompagnato l’applicazione del pensiero psicoanalitico alla formazione nelle istituzioni. Nella seconda parte, le esperienze formative condotte vengono applicate per far “narrare” i modelli, scegliendo come parola chiave “esperienza”.
Infine, a testimonianza di una fertilità di pensiero raggiungibile oltreché con la mente anche attraverso l’elaborazione delle emozioni, nell’ultima parte del libro gli errori stessi vengono utilizzati come una modalità per comprendere e apprendere: d’altronde, non si può imparare dall’esperienza senza errori.
Indice:
Premessa
INTRODUZIONE
PARTE PRIMA
Tensioni e ambiguità istituzionali
1. Problemi del formatore nei gruppi istituzionali
2. Istituzioni e gruppo di formazione
3. I principali modelli formativi adottati: contributi italiani ed europei
4. L’angoscia nelle organizzazioni
PARTE SECONDA
Gruppi di formazione: esperienze sul campo
5. Il nostro impianto teorico
6. Corsi di formazione per conduttori di gruppi in età evolutiva
PARTE TERZA
Apprendere dall’esperienza ovvero “errare” con i Gruppi di Formazione
7. Apprendere dagli errori
Conclusioni
BIBLIOGRAFIA
Nota sulle Autrici
Simona R. Capolupo. Laureata in filosofia, psicoterapeuta, psicoanalista di gruppo e associata all’I.I.P.G. lavora da circa trent’anni come libero professionista sia nel pubblico che nel privato. È docente a contratto presso la Scuola di Specialità in Psicologia della Salute presso l’Università di Torino e presso l’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo.
Donata Miglietta. Membro dell’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica, della Coirag e della Società Italiana di Psicodramma Analitico, lavora da un trentennio come psicoanalista e formatrice. Docente e responsabile del training in alcune scuole di specializzazione post laurea in psicoterapia, ha diretto numerosi corsi per la formazione continua in medicina.