Oltre il ’68

Due educatori in viaggio nella provvisoria reale utopia, dalla segregazione all'integrazione sociale

18,90

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Descrizione

I servizi di territorio (sociali, psichiatrici, consultoriali, educativi…) ci sono sempre stati? Ci saranno per sempre? Non rischiamo, forse, di tornare indietro? Tra narrazioni personali e riferimenti teorici, gli autori provano a ricostruire il dopo ’68, in particolare a Torino e in provincia, ricordando gli anni di lotta dentro e contro le istituzioni totali ed emarginanti. Si descrivono gli entusiasmi, le complessità e le fatiche che hanno portato alla costruzione delle nuove condizioni sociali, culturali, relazionali e organizzative indispensabili per la realizzazione concreta di integrazione e inclusione sociale. Infine, gli autori individuano le nuove domande e le nuove sfide che la società civile si troverà ad affrontare per conservare queste conquiste, per nutrirle e svilupparle e per fare in modo che i manicomi e le altre istituzioni totali non tornino mai più.

Prologo
1. Anno 1972 e ancor prima, soprattutto il mitico ’68
2. Anni ruggenti, 1973 e 1974
3. 1975. Mainero tra entusiasmo e disillusione
4. 1976-1977: tra disillusione e speranza
5. 1978-1979: discesa sul territorio
6. 1980-1985. Tutto cambia: liberati i “matti”, siamo adesso noi un po’ matti
7. Oltre il 1985. Per non concludere qualche possibile spazio agibile per una rinnovata immaginazione
Appendice. Il ’68 e oltre
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