Descrizione
Musica e musicisti nel ventennio fascista (1984), immediatamente apprezzato in Italia e all’estero, è, ancor oggi, il lavoro di riferimento per chi sia interessato a ricostruire i rapporti con il potere dei musicisti italiani dall’inizio alla caduta del regime. Dal suo angolo visuale, il volume ripercorre le principali tappe della storia musicale del primo Novecento. Dai Veristi, già celebri alla fine dell’Ottocento, ai Futuristi, che proponevano mete giudicate utopiche, realizzate in qualche misura solo nel secondo dopoguerra (alea, rumorismo), ai componenti della Generazione dell’80, che si confrontarono con la produzione europea fin verso i drammatici anni Trenta, segnati dal monito demagogico “andare verso il popolo”, dalla svolta autarchica, dal “Patto d’acciaio” con la Germania e infine dalla seconda guerra mondiale. Né mancano accenni ai musicisti autonomi, alle più giovani leve, agli allievi, ai seguaci dei precedenti movimenti. Lo studio, corredato da un’Appendice che attinge a fonti archivistiche a lungo ignorate dai musicologi, è impreziosito, in quest’edizione anastatica, da una Postfazione in cui l’autrice dà conto dei principali contributi usciti nei trent’anni successivi.
Premessa
Parte prima – Correnti musicali nel ventennio fascista
Scelte del MinCulPop: fra tradizione e modernismo
I musicisti
Pietro Mascagni
Umberto Giordano
Riccardo Zandonai
Ambiguità del futurismo in musica
Francesca Balilla Pratella
Dentro il Novecento
Ildebrando Pizzetti
Gian Francesco Malipiero
Alfredo Casella
Parte seconda – Musicisti e potere
Il rito del consenso
Documenti, testimonianze, carteggi dagli archivi storici del regime
Indice dei nomi
Postfazione: trent’anni dopo