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Artificial Intelligence and immersive worlds: new paradigms for Digital Humanities
L’articolo esplora l’impatto epistemologico e metodologico dell’introduzione di tecnologie emergenti – intelligenza artificiale generativa (IA) e tecnologie immersive (realtà aumentata, mista e virtuale) – nel contesto delle Digital Humanities. Nella prima parte si analizzano le tecnologie immersive, evidenziandone il potenziale nella creazione di esperienze multisensoriali e interattive che ridefiniscono la nozione di immersione narrativa tradizionalmente associata alla letteratura. Viene discussa la correlazione teorica tra immersione testuale e digitale, con riferimento a diversi approcci teorico-letterari. La seconda parte esamina l’IA generativa e i Large Language Models (LLM), descrivendone l’architettura tecnica, i meccanismi di funzionamento e le capacità emergenti. L’articolo affronta criticamente il dibattito teorico sulle reali capacità cognitive degli LLM, esaminando posizioni deflazioniste e possibiliste, e propone come gli LLM possano essere considerati modelli rappresentativi dei sistemi culturali attraverso il concetto lotmaniano di “semiosfera”. Infine, vengono esplorate le prospettive future derivanti dalla convergenza tra tecnologie immersive e IA generativa, inclusa la produzione automatizzata di contenuti multimediali (ecfrasi inversa, generazione video, world models). L’articolo conclude sottolineando la necessità di un approccio interdisciplinare rigoroso e aperto, capace di sfruttare pienamente il potenziale innovativo di queste tecnologie nella ricerca umanistica contemporanea.
This article explores the epistemological and methodological implications of introducing new technologies – generative artificial intelligence (AI) and immersive technologies (augmented, mixed and virtual reality) – in the context of digital humanities. The first part analyses immersive technologies, highlighting their potential to create multisensory and interactive experiences that redefine the notion of narrative immersion traditionally associated with literature. The theoretical relationship between textual and digital immersion is discussed with reference to different approaches to literary theory. The second part examines generative AI and Large Language Models (LLMs), describing their technical architecture, operational mechanisms and emerging capabilities. The article critically addresses the theoretical debate about the actual cognitive capabilities of LLMs, examining both deflationist and possibilist positions, and proposes how LLMs can be considered representative models of cultural systems through Lotman’s concept of the ‘semiosphere’. Finally, the article explores future perspectives arising from the convergence of immersive technologies and generative AI, including the automated production of multimedia content (inverse ekphrasis, video generation, world models). The article concludes by emphasising the need for a rigorous and open interdisciplinary approach capable of fully exploiting the innovative potential of these technologies in contemporary humanistic research.
Multilinear design and modelling for digital scientific editions
Questo breve contributo si concentra su aspetti di metodo e sull’interrelazione tra dimensioni teoriche e pratiche nel campo dell’Umanistica Digitale, con particolare riguardo alla filosofia. La discussione riguarda nello specifico le Edizioni Scientifiche Digitali, come un interessante e fruttuoso campo di riflessione, ricerca e applicazione. Attraverso una serie di esempi viene descritto come il rapporto tra analogico e digitale si traduce nelle attuali pratiche di edizione e negli obiettivi generali di fornire versioni affidabili, attendibili e utili del patrimonio testuale e documentale. Ma non solo, la mutua trasformazione tra discipline umanistiche e scienze computazionali (l’Umanistica Digitale) trova piena realizzazione nella ricerca e nello sviluppo di piattaforme collaborative e infrastrutture dinamiche e integrate.
This brief article focuses on aspects of method and the interrelationship between theoretical and practical dimensions in the field of Digital Humanities, with reference to philosophy. The discussion will focus specifically on digital scholarly editions as an interesting and fruitful field of reflection, research and application, and will describe, through a series of examples, how the relationship between analogue and digital translates into current publishing practices and the general goals of providing reliable, trustworthy and useful versions of textual
and documentary heritage. In addition, the mutual transformation between the
humanities and computational sciences (Digital Humanities) is fully realised in the research and development of collaborative platforms and dynamic, integrated infrastructures.
TEI and text representation: some critical considerations
Questo contributo affronta alcune delle principali criticità strutturali e concettuali della codifica XML/TEI nell’ambito delle edizioni scientifiche digitali. Sebbene la TEI garantisca agli editori una notevole libertà nella rappresentazione di fenomeni testuali complessi, tale flessibilità si traduce spesso in pratiche di codifica molto eterogenee e in una scarsa interoperabilità tra progetti. Tra i problemi centrali vi sono il modello gerarchico rigido di XML, che non consente la rappresentazione nativa di strutture sovrapposte, e la necessità di strumenti a valle in grado di interpretare markup fortemente diversificati. Il caso dei marginalia, esemplare per la sua ricchezza semantica e caratteristiche di marginalità strutturale, viene discusso come esempio concreto delle difficoltà generate da queste dinamiche. Si riflette infine su come le scelte di codifica influenzino le strategie di visualizzazione e sulla necessità di sviluppare strumenti adattabili ai futuri sviluppi tecnologici e standard emergenti.
This paper addresses some of the structural and conceptual limitations of XML/TEI encoding in the context of Digital Scholarly Editions. While the TEI schemas offers editors considerable flexibility in representing complex textual phenomena, this same flexibility often results in highly divergent encoding practices and limited interoperability across projects. One of the most critical issues is the rigid hierarchical model of XML, which cannot natively represent overlapping structures, but also the need for downstream tools to consistently interpret heterogeneous markup consistently. The case of marginalia, paradigmatic of paratexts that are semantically rich but structurally peripheral, is examined to illustrate the practical consequences of these challenges. The paper also reflects on how encoding decisions impact visualization strategies and discusses the importance of designing adaptable tools capable of responding to evolving standards and technologies.
Lavori in corso: il palinsesto della Commedia del “Dante Poggiali”
La nota anticipa un lavoro in corso sul codice Palatino 313 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, volto alla decrittazione e trascrizione della scriptio inferior di alcune carte del manufatto. Grazie alla scansione attraverso il microdome, prototipo della KU Leuven, sono stati svelati i versi delle carte palinseste, su cui si tornerà in un saggio a più mani ospitato dal prossimo fascicolo di questa rivista.
The article anticipates ongoing work on Palatino codex 313 of the National Central Library of Florence, aimed at decrypting and transcribing the scriptio inferior of some of the artifact’s folios. Thanks to scanning through the microdome, a prototype of the KU Leuven, the verses of the palimpsest sections have been revealed, on which a multi-handed essay hosted by the next issue of this journal will focus.
Divine (virtual) Reality: a virtual world to delve into the Comedy
Il contributo presenta il progetto Divine Reality, sviluppato all’interno dell’infrastruttura D.A.N.T.E., come esempio di applicazione avanzata delle tecnologie immersive alla valorizzazione didattica e critica del patrimonio dantesco. A partire da una riflessione teorica sui concetti di realtà virtuale, gamification e rimedializzazione il lavoro esplora le potenzialità della VR come spazio epistemico per la costruzione di modelli storici e iconografici interattivi. Dopo una prima fase di sperimentazione, è stato progettato un ambiente virtuale, che consente di esplorare una stamperia cinquecentesca e una biblioteca digitale immersiva contenente edizioni illustrate della Commedia. Il progetto permette di testare l’efficacia della gamification come stimolo cognitivo e di rilevare la convergenza di competenze interdisciplinari – filologiche, storiche, tecnologiche – nella progettazione di ambienti educativi immersivi.
This paper presents Divine Reality, a project developed within the D.A.N.T.E. infrastructure, as an example of advanced application of immersive technologies to the didactic and critical valorisation of Dante’s heritage. Starting from a theoretical reflection on the concepts of virtual reality, gamification and remedialisation, the work explores the potential of VR as an epistemic space for the construction of interactive historical and iconographic models. After an initial experimentation phase, a virtual environment was designed to explore a 16th century print shop and an immersive digital library containing illustrated editions of the Divine Comedy. The project allows to test the effectiveness of gamification as a cognitive stimulus and to detect the convergence of interdisciplinary skills – philological, historical, technological – in the design of immersive educational environments.
Creazione e mantenimento dell’archivio crowdsourced Dante Today
L’archivio digitale curato e realizzato in crowdsourcing Dante Today cataloga gli adattamenti e le rivisitazioni delle opere di Dante nelle culture contemporanee di tutto il mondo. Nel loro insieme, le oltre 2000 voci mostrano i modi in cui la gente di oggi intrattiene un dialogo transistorico con Dante. Questo dialogo prende forma attraverso diversi media: dai romanzi e fumetti alle arti visive e performative, dalla pubblicità ai meme e alla street art. Oltre a presentare alcuni reperti provenienti dal fondo dell’archivio, questo saggio illustra la storia e l’organizzazione dell’archivio e discute i piani futuri per il suo sviluppo.
The curated, crowdsourced digital archive Dante Today catalogues adaptations and appropriations of Dante’s works across contemporary global cultures. Collectively, the 2000+ artifacts showcase the ways that people today engage in a transhistorical dialogue with Dante. This dialogue takes shape across multiple media: from novels and comics to visual and performing arts, advertisements to memes and street art. In addition to presenting a few artifacts from the archive’s holdings, this essay presents the archive’s history and organization, and discusses future plans for development.
Preserving the Past for the Future: the digital transition of the Vatican Apostolic Library
Le collezioni digitali della Biblioteca Apostolica Vaticana (BAV) costituiscono sistemi complessi, in cui elementi interconnessi determinano la struttura e l’accessibilità delle risorse. La gestione di tali sistemi richiede l’integrazione di piattaforme distinte, capaci di operare in sinergia per garantire un’efficace interoperabilità. La piattaforma digitale DVL (Digital Vatican Library) della BAV adotta API conformi allo standard IIIF (International Image Interoperability Protocol), assicurando la fruizione avanzata dei contenuti. La seconda fase di implementazione del IIIF, realizzata in BAV, ha portato alla creazione della piattaforma Thematic Pathways on the Web, dedicata alle mostre virtuali, che arricchisce l’esperienza utente mediante l’applicazione di annotazioni ai manoscritti, migliorando la valorizzazione del patrimonio culturale e l’accesso alle risorse digitalizzate.
The digital collections of the Vatican Apostolic Library (BAV) constitute complex systems where interconnected elements define their structure and accessibility. Managing these systems requires the seamless integration of distinct platforms designed to operate in synergy, ensuring robust interoperability. The BAV’s digital platform, DVL (Digital Vatican Library), employs APIs compliant with the IIIF (International Image Interoperability Protocol) standard, facilitating advanced access to digitized content. In its second phase of IIIF implementation, the BAV developed Thematic Pathways on the Web, a platform dedicated to virtual exhibitions. Through the application of manuscript annotations, this initiative enhances user engagement, enriches the cultural heritage experience, and broadens access to digital resources.
Trasformare lo studio sui manoscritti attraverso la tecnologia: metodi, sfide e direzioni future
Il contributo esplora il valore dello studio dei manoscritti non solo come testi, ma come oggetti materiali. Analizzarne la dimensione ‘fisica’ – materiali, struttura, segni d’uso – consente infatti di ricostruire la storia della loro produzione e fruizione nel tempo. Le più recenti innovazioni tecnologiche, dall’imaging avanzato alla digitalizzazione, stanno trasformando profondamente il campo della paleografia e della filologia. La combinazione di tecniche di analisi materiale e strumenti digitali, come i sistemi di riconoscimento e trascrizione automatiche della scrittura, apre nuove prospettive nella comprensione dei manoscritti, ampliando l’accesso e accelerando i processi di studio.
This paper examines the study of manuscripts beyond their textual content, highlighting the importance of their material dimension. Investigating physical features – materials, construction, usage traces – offers crucial insights into their historical and cultural contexts. Recent technological advances, from imaging tools to digital platforms, are reshaping manuscript research. The integration of material analysis and digital methods, including handwriting recognition and trascription systems, is revolutionising access and interpretation, allowing scholars
to engage with manuscripts in deeper, more meaningful ways.
Limina dallo srotolamento virtuale dei papiri di Ercolano
La nuova tecnologia che consente attraverso l’IA di leggere le immagini di papiri ercolanesi prodotte da una tomografia (Micro-CT) rivela non solo nuovi testi, ma anche una fitta serie di elementi paratestuali. I segni che si leggono nel primo papiro svolto con questo procedimento (PHerc.Paris.4) sono quelli che conosciamo dagli altri papiri ercolanesi e greco-egizi. L’unica particolarità si osserva sotto l’ultima linea, dove, in luogo della più frequente coronide, si trova una paragraphos.
The new technology that employs AI to interpret the images of Herculaneum papyri produced through – computed tomography (Micro-CT) reveals not only previously unknown texts but also a rich array of paratextual elements. The signs visible in the first papyrus examined using this method (PHerc.Paris. 4) correspond to those already known from other Herculaneum and Greco-Egyptian papyri. The only notable peculiarity appears beneath the final line, where a paragraphos is present instead of the more common coronis.
“Voice from the Margins”: Giorgio Bassani’s marginalia in a Digital Scholarly Edition
L’articolo presenta il lavoro di edizione scientifica digitale che è in corso di svolgimento sulle postille di Giorgio Bassani ai libri della sua biblioteca personale. Dopo aver esposto le ragioni per cui l’edizione digitale rappresenta la soluzione più adatta a rappresentare la complessa e strutturata testualità della postilla, si illustrano i criteri adottati nella codifica XML-TEI delle postille di Bassani al volume La scuola dell’uomo di Guido Calogero, centrale nella sua formazione umana e culturale. Infine, si descrivono le funzionalità di fruizione implementate dall’applicazione web tramite l’utilizzo del framework HTML templating della piattaforma eXist-db.
This article presents the ongoing work on the digital scholarly edition of Giorgio Bassani’s marginalia in the books from his personal library. After outlining the reasons why a digital edition is the most suitable approach for representing the complex and structured textual nature of marginalia, the paper illustrates the criteria adopted in the XML-TEI encoding of Bassani’s annotations in the book La scuola dell’uomo by Guido Calogero, a work central to his human and cultural development. Finally, the contribution describes the functionalities implemented in the web application through the use of the HTML templating framework of the eXist-db platform.