Descrizione
La vulnerabilità dell’analista si addentra nell’esame dettagliato delle esperienze precoci degli psicoterapeuti e dei loro tratti caratteriali, esplorando come questi fattori influenzino le loro teorie e il lavoro terapeutico durante le sedute. Le motivazioni e le gratificazioni possono infatti costituire una zona d’ombra nell’attività degli analisti, portandoli a negare ciò che realmente ricercano dal processo analitico, compresi gli aspetti legati al desiderio di salvare ed essere salvati. È però possibile superare la colpa e la vergogna che si collegano a tali motivazioni accogliendo la propria umanità e quella dei pazienti, invece che puntare a trascenderla. Maroda affronta quindi la tendenza degli analisti a preferire l’armonia al conflitto, la passività agli interventi attivi e la propensione a vedere nel paziente un bambino piuttosto che un adulto.
Questo libro offre uno sguardo innovativo sulla funzione dello psicoterapeuta, analizzando temi quali l’enactment, i neuroni specchio e l’azione terapeutica. È quindi un testo fondamentale per i terapeuti, gli studenti e i tirocinanti, così come per i docenti di teoria e di tecnica, ma è anche una lettura appassionante per chiunque sia interessato alla psicologia e alla psicoterapia, poiché getta nuova luce sui processi inconsci che guidano gli analisti nella loro attività.
Presentazione
Introduzione alla traduzione italiana
Parte prima. L’analista come persona
1. Le esperienze precoci dell’analista
2. Provvedere ai bisogni dell’analista
3. La vulnerabilità narcisistica dell’analista
Parte seconda. L’analista come clinico
4. Conflitto e controtransfert negativo
5. Decostruire l’enactment
6. I miti sull’empatia e sui neuroni specchio
7. L’azione terapeutica
Conclusione
Indice analitico