La tutela del patrimonio artistico nello Stato Pontificio (1821-1847)

Le commissioni ausiliarie di Belle Arti

Data di pubblicazione: Maggio 2010
Pagine: 242
Disponibile anche in ebook

13,30

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Descrizione

Nel periodo immediatamente successivo al Congresso di Vienna lo Stato Pontificio vantava una significativa organizzazione degli organismi di tutela del patrimonio storico-artistico. Tra questi proprio le Commissioni ausiliarie di Belle Arti svolsero un’intensa attività tra il 1820 e il 1860. Il testo ne traccia la storia, delineando le grandi personalità che le animarono, quali furono Fea, Nibby e Valadier, e ricostruisce il panorama eterogeneo entro il quale esse operarono, ponendo l’attenzione sui rapporti tra la Commissione centrale e quelle periferiche istituite nelle Delegazioni e nelle Legazioni pontificie. Dopo un inquadramento storico-amministrativo dello Stato Pontificio, il volume passa in rassegna alcuni casi di studio, concentrandosi sull’attività delle Commissioni ausiliarie e sul dibattito culturale posto alla base degli interventi attuati.

Indice:

INTRODUZIONE di Riccardo Dalla Negra

1 L’ organizzazione amministrativa dello Stato Pontificio negli anni della Restaurazione
1.1 La riorganizzazione dello Stato dopo la Seconda Ricupera
1.2 La riforma amministrativa dello Stato Pontificio nei primi anni dell’ Ottocento
1.3 La suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio (1815-1849)

2 La tutela del patrimonio storico-artistico nello Stato Pontificio (1800-1821)
2.1 I primi provvedimenti di tutela nello Stato Pontificio
2.2 La ricognizione del patrimonio storico-artistico e la redazione degli inventari
2.3 L’ editto del cardinale Pacca
2.4 Istituzione delle Commissioni ausiliarie di Belle Arti nelle Province dello Stato
2.5 Commissioni ausiliarie nelle Delegazioni apostoliche
2.6 Commissioni ausiliarie nelle Legazioni apostoliche
2.7 Elenco Commissioni del Ministero dell’ Agricoltura

3 La prassi operativa delle Commissioni ausiliarie: scavi e restauri condotti tra il 1821 e il 1846
3.1 Le Antichità e le Belle Arti oggetto di interesse delle Commissioni ausiliarie
3.2 Albano Laziale. Il restauro del Sepolcro degli Orazi e Curiazi
3.3 Roma. Il restauro del Tempio di Vesta
3.4 Fano. Abbandono e decadenza dell’ antico Arco di Augusto
3.5 Perugia. Restauri alla chiesa di S. Angelo
3.6 Benevento. Restauro dell’ Arco di Traiano
3.7 Rimini. Proposta di restauri dell’ Arco di Augusto
3.8 Roma. Lavori eseguiti alla cappella Capranica in S. Maria sopra Minerva e alla chiesa delle Sacre Stimmate
3.9 Palestrina. Lavori eseguiti a una strada antica
3.10 Roma. La riedificazione della Basilica Ostiense di San Paolo fuori le mura

TAVOLE
ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI
APPENDICE

RINGRAZIAMENTI
FONTI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

INDICE DEI NOMI
INDICE DEI LUOGHI

Note sull’autore:
Mariano Nuzzo è architetto e dottore di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici. È stato borsista universitario presso il BENECON, Centro di Competenza Regionale per i Beni Culturali Ecologia Economia della Seconda Univeristà degli Studi di Napoli e assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore ISUFI dell’Università del Salento. È stato docente di Caratteri costruttivi dell’edilizia storica e del Laboratorio di restauro architettonico per la facoltà di Architettura di Ferrara e ha promosso iniziative sul recupero e la riqualificazione ambientale dei centri storici della Campania.
È autore di diverse pubblicazioni: Castelli di Terra d’Otranto: lettura dei degradi e interventi possibili di restauro (Quaderni del Laboratorio di Restauro Architettonico, Scuola Superiore ISUFI, 2009), L’Architetto restaura (Spring, 2008), Giuseppe Valadier ed il restauro del Sepolcro degli Orazi e Curiazi ad Albano Laziale (Palladio, 2006) e Architettura e ambiente della Congrega del Loreto (Melagrana, 2005).