L’ organizzazione umana

Dalla gestione delle risorse umane alla gestione umana delle persone

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Descrizione

Facciamo un piccolo esperimento? Proviamo a chiedere alle persone che conosciamo: sei felice del tuo lavoro e ti senti a tuo agio nella tua azienda? Quanti risponderanno con un entusiastico SI?
Perché sentiamo dichiarare da più parti che le persone sono la vera leva di successo delle aziende, ma quando parliamo con queste stesse persone, ascoltiamo storie ben diverse?
Quale sarà la causa? Una leadership carente? L’assenza di meritocrazia? Una cultura prevalentemente taylorista? Un miope orientamento al profitto?
Il quadro dell’analisi è complesso ma l’aspetto consolante è che molte delle soluzioni possibili e proposte nel libro sono già a portata di mano.
Scritto in uno stile discorsivo L’organizzazione umana è un invito a riflettere su quanto sarebbe bello, ma anche profittevole, dar vita a luoghi di lavoro dove si incontrino e collaborino donne, uomini insomma persone e non “risorse umane”.

Indice:
1 Il consulente e il suo padrone (fatturo dunque esisto)
2 La percezione del problema
2.1 La gestione delle persone; sensazione di problema o problema vero?
2.2 Ma quanto contano le “voci”?
3 L’ importanza delle relazioni
3.1 Ma è proprio così importante la qualità delle relazioni?
3.2 Le attese delle persone nell’ organizzazione
3.3 Il contratto psicologico
3.4 Qualità del clima e qualità del lavoro
3.5 Il dipendente cliente
4 Rendiamo oggettivo il problema
4.1 La comunicazione in un call center
4.2 Un gran posto per lavorarci
4.3 Siamo tutti stressati
5 Possibili cause del problema
5.1 Da cosa nasce?
5.2 Il disegno organizzativo
5.3 L’ assenza di meritocrazia
5.4 Un problema di leadership
5.5 Il fantasma di Taylor
5.6 Cosa fare, quanto fare o come farlo?
5.7 Il denaro dà la felicità
6 Ma perché nessuno s’ impegna a trovare una soluzione?
7 Qualche proposta
7.1 Le proposte semplici
7.2 Le proposte un po’  più impegnative
7.3 Pensare a un’ azienda diversa
8 Da dove partire?
8.1 Su cosa riflettere?
Bibliografia

Nota sull’Autore:
Massimo Tommolillo (maxtom@tamacons.it) ha ormai superato il giro di boa di venti anni di formazione e consulenza, svolti prima come formatore aziendale, quindi come responsabile della formazione commerciale di un grande gruppo assicurativo finanziario e infine come fondatore e amministratore di Tama, studio di formazione e consulenza che ha tra i suoi valori portanti la centralità della persona.
Svolge la sua attività principalmente per banche e medie imprese in ambiti quali: la comunicazione, le competenze manageriali, le abilità commerciali, la formazione dei formatori.
Proprio in quest’ultimo ambito, che è quello che maggiormente lo appassiona, ha pubblicato: Giochi per manager. L’uso dei giochi d’aula nella formazione comportamentale, 2003.