Descrizione

Se si chiede a qualcuno di leggere un libro, con molta probabilità vorrà sapere quanto è lungo. Mentre se gli si chiederà di guardare un’immagine non ci verrà certo domandato quanto essa sia grande. Il libro viene generalmente identificato come fonte di contenuti e significati che, per essere esplicati, richiedono concentrazione e interesse, mentre l’immagine appare come oggetto in cui perdersi con distrazione e superficialità. Secondo l’autore, questo evidenzia un grave gap della nostra contemporaneità che va superato per non cadere in una sorta di neo-analfabetismo.
Questo testo è una ricerca che sancisce la morte dell’oggetto in quanto essere dotato di una vita aprioristica e la sua rinascita come esito di molteplici e possibili rappresentazioni: l’immagine ha infatti assunto così radicalmente e visceralmente il compito di tradurre il mito dell’oggetto, che ne è diventata il contenuto.

Indice:
Prefazione, di Mara Corradi
Gli occhiali del Tatuatore
1. Immagine, tempo e realtà si realizzano negli occhi di chi guarda
2. L’ immagine icona sulla superficie del tempo
3. L’ immagine non è imbrigliata nella storia, la tecnica sì
4. Visual marketing: il progetto delle immagini-oggetto
5. Tornare all’inizio
Bibliografia

Nota sull’Autore
Paolo Schianchi, architetto, fra i principali teorici del visual marketing. Attualmente è docente del Laboratorio di Total Design e Comunicazione integrata presso l’Università IUSVE. Ha diretto le testate ArchAEdilia e CE International e dal 2010 dirige i contenuti editoriali del portale internazionale floornature.com. Nel 1995 inizia l’attività di art director e designer, collaborando con aziende italiane e internazionali. Dal 2002 realizza mostre, convegni e concorsi.