Descrizione
È indiscutibile che questo nuovo millennio si sia aperto secondo peculiarità biopolitiche, come Foucault le aveva delineate. Ma a distanza di trent’anni dalla morte di questo “cattivo maestro”, quali altre eredità possiamo reperire dalla sua cassetta degli attrezzi? Tra La cura di sé e l’ultimo Cours, dal criptico e un po’ ellittico titolo Il coraggio della verità, emerge chiaramente ciò a cui Foucault voleva giungere: l’etica, che si trasferisce sulla politica diventando una determinazione per pensare e agire in modo politico, ha definito uno spostamento rivoluzionario, l’unico che sembra esserci concesso per giungere a una piena e consapevole “autonomia di sé” intesa come resistenza rispetto ai sistemi di potere.
L’autonomia intesa come sistema ha rappresentato il più indifferibile filo conduttore delle ricerche foucaultiane. Questo dialogo intorno a Foucault parte dal concreto uso che possiamo fare dell’autonomia per una dovuta formazione del cittadino, anche se essa sembra oggi un puro miraggio, nel momento in cui le istituzioni educative attraversano la “fine del sociale” con poca autorità.
Indice
Prefazione – di Edoardo Bressan
Presentazione. Le ragioni del libro viste da chi l’ha scritto
Introduzione. Educazione, sfera pubblica, responsabilità: è possibile l’autonomia individuale in una società liquida?
1. Microfisica, disciplina, governo: potere versus vita
2. Effetti di verità: saperi assoggettati, antipsichiatria, istituzioni totali
3. Il soggetto giuridico e la prova della follia: Foucault versus Derrida
4. L’esperienza-limite: il caso Rivière
5. La follia alla prova: il Mémoire di Rivière
6. La volontà di sapere
7. Marx o Freud?
8. I sistemi di incorporamento
9. La nascita del bio-potere
10. Dove origina la società disciplinare?
11. Che cos’è l’Illuminismo?: Foucault versus Habermas
12. Perché si punisce?
13. L’anima come prigione del corpo
14. Sollevarsi è inutile?
15. Effetti di contesto: come è stato letto Sorvegliare e punire?
16. Una generazione al bivio dell’Anti-Edipo: resistenze o desiderio? Foucault versus Deleuze
17. Autonomia, desoggettivazione, desessualizzazione
18. Dalla sessualità alle pratiche di sé
Nota sull’Autore
Ferdinando Sabatino si è laureato con Franco Fergnani, è professore di Filosofia e scienze umane e collabora con la cattedra di Filosofia morale dell’Università di Milano. Esperto di storia dei sistemi di pensiero, si occupa delle modificazioni socioculturali prodotte dai sistemi di comunicazione.
Studioso di Foucault, Baudrillard, Habermas e Lévi-Strauss, partito dalle istituzioni totali come fabbricazioni biopolitiche del mondo moderno, ha orientato i suoi interessi sulle trasformazioni generate dal capitalismo sugli individui e sui conflitti tra capitale, lavoro e identità collettive.
È autore di vari saggi, articoli e testi (tra cui L’omologazione selvaggia, 2010) che costituiscono una sintesi unitaria sui problemi della contemporaneità.