L’ arte ama nascondersi

Data di pubblicazione: Agosto 2012
Pagine: 112
Disponibile anche in ebook

10,45

su

Descrizione

Accade di frequente che dinnanzi all’opera d’arte proiettiamo ricordi, desideri e affetti oppure apprendiamo da essa idee e simboli che attribuiscono alla nostra esistenza un senso e un significato nuovo. In ogni caso, l’opera suscita qualcosa dentro di noi che può cambiare il modo di pensare e di fare esperienza del mondo.
Purtroppo l’arte contemporanea, tramontata l’idea di una storia dell’arte lineare, progressiva e orientata verso stili o movimenti ben identificabili, sovente corre il rischio di semplificare le dimensioni di senso della vita. Le ultime tendenze artistiche, infatti, spesso sono solo duplicazioni o sostituzioni dell’esistente.
Partendo da questa premessa, il testo analizza alcuni aspetti teorici del modernismo e del postmoderno, senza l’intento di proporre un ennesimo appello al formalismo o un ritorno all’ordine, ma un invito a ripensare alla forma, come antidoto alla riproduzione dell’esistente oggi più che mai in voga nel sistema dell’arte. L’arte contemporanea sembra sfuggire a qualsiasi definizione, ama stupirci, meravigliarci, inorridirci o renderci semplicemente indifferenti ma soprattutto, come la natura per Eraclito, ama nascondersi.

Sommario:
Introduzione
1. L’ arte ama nascondersi nella modernità
2. L’ arte ama nascondersi nel moderno e nel postmoderno
Conclusioni
Bibliografia

Nota sull’Autore
Raffaele Simongini è nato nel 1966 a Roma dove vive e lavora. È consulente artistico, documentarista e autore di numerosi programmi d’arte per Rai Educational. È docente di Storia dell’arte, Estetica e Storia del cinema all’Accademia di Belle Arti. Si occupa in particolar modo di teoria dell’immagine nelle aree disciplinari di pittura e cinema.
Per i nostri tipi ha pubblicato Estetica dell’immagine. Gli stili come forme della visione e della rappresentazione (2010).