Insegnare musica nella scuola di base

Riflessioni ed esperienze

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Descrizione

Ai fini di un’educazione musicale “pratica”, la distinzione tra musica atonale, aleatoria, concreta, contemporanea, elettroacustica o free non è poi così rilevante, tanto più che in un contesto pedagogico e didattico tutti questi generi possono essere descritti da un’unica definizione: musica libera da costrizioni e dalla contrapposizione tra “giusto” e “sbagliato”. È importante, invece, valorizzare il linguaggio musicale come fondamentale mezzo “primordiale” di comunicazione e di interazione tra il bambino e l’ambiente.
Il libro intende proporre una pedagogia della musica innovativa, ponendo l’accento sulla libera e spontanea creatività musicale del bambino, che è contemporaneamente compositore ed esecutore della propria musica.

Prefazione (Anselmo Roberto Paolone)
Nota del curatore

PARTE PRIMA – RIFLESSIONI
Musica, arte e suono: riflessioni tra musicologia, storia della musica contemporanea, pedagogia e didattica della musica nella scuola di base (Alessandro Pace)
L’Orff-Schulwerk italiano: omaggio a Luigi Mauro (Alessandro Pace)

PARTE SECONDA – ESPERIENZE
Il bambino e la voce (Giorgia Capraro)
Bolle di sapone (Chiara Grassi)
Alla scoperta del suono: laboratorio musicale per educare all’ascolto e al rispetto delle regole (Teresa Lamba)
Le forme del suono (Valentina Sfiligoi)
Il vissuto sonoro del bambino: proposta sull’esplorazione sonoro-musicale nella scuola dell’infanzia (Giada Zufferli)
Tra musica e italiano: la filastrocca nella Scuola Primaria (Giada Zufferli)
Postfazione. Dal punto di vista di una neuropsichiatra dello sviluppo e psicoterapeuta (Majla Paci)
Bibliografia
Sitografia