Inclusione e società nell’Unione europea

Un progetto perseguibile?

Data di pubblicazione: Marzo 2017
Pagine: 142
Disponibile anche in ebook

11,30

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Descrizione

Le misure adottate dall’Unione europea in materia di lotta alla povertà e all’esclusione sono uno degli aspetti meno conosciuti dell’azione dell’Unione a vantaggio dei suoi cittadini. Benché le sue competenze siano limitate a un coordinamento delle politiche nazionali, fin dalla metà degli anni Settanta, l’UE ha provato a sviluppare una propria idea di inclusione a partire dalla quale organizzare l’azione degli Stati membri. Il volume ripercorre i successivi sviluppi di questa idea, dall’approccio ordoliberale alla politica sociale del trattato di Roma del 1957 alle comunicazioni della Commissione Delors, fino all’obiettivo di riduzione della povertà nella strategia di Lisbona del 2000 e alla sua attuale revisione nella strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. L’obiettivo è “leggere” i documenti delle istituzioni comunitarie nei quali l’idea di inclusione si è articolata per verificare se a questa e all’azione dell’Unione in materia sia sottesa un’idea di società civile europea come destinataria e crogiolo delle misure comunitarie. Si tratta di un indizio importante per capire quanto l’Unione possa essere percepita dai suoi cittadini non solo come austera custode dei conti pubblici ma anche come società solidale e in divenire, accanto alle società nazionali.

Indice:
Introduzione
1. Delimitazione del campo di indagine: il concetto di inclusione e il suo quadro teorico di riferimento
2. I programmi comunitari di lotta alla povertà e per l’inclusione: da un inizio in sordina a un approccio strategico
3. Il concetto di inclusione nella strategia di Lisbona: da inizio promettente a occasione persa?
4. Il rilancio della strategia di Lisbona: nuovo stimolo per l’?inclusione o suo definitivo accantonamento?
Bibliografia

Nota sull’Autore
Giulia Maria Gallotta ha conseguito un master specialistico in études politiques européennes presso l’Institut d’études européennes dell’Université Libre de Bruxelles. È ricercatrice confermata di Storia delle dottrine politiche presso il Dipartimento di Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari.
Dal 2004 al 2010 è stata responsabile scientifica di un Modulo Jean Monnet presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Bari, sede di Taranto.
È attualmente titolare del corso di Storia delle dottrine politiche presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari.