Descrizione
Nei circa dieci anni della sua attività di drammaturgo (1728-1737) Henry Fielding ha scritto 28 pièces, spaziando dalla commedia alla parodia letteraria, dalla satira politica alla farsa alla ballad opera. Una produzione ricca ma diseguale, che solo in anni recenti è stata oggetto di una significativa rivalutazione critica.
L’opera che qui si presenta nell’originale inglese con traduzione a fronte, The Mock Doctor/Il Finto Dottore, è un adattamento da Le Médecin malgré lui di Molière. L’intento dichiarato di restare fedele allo spirito del commediografo francese, più che alla sua lettera, consente a Fielding, attraverso una serie di interventi spesso minuti, ma sempre puntuali e precisi, di conferire a personaggi e situazioni una fisionomia nuova, in grado di risultare familiare al pubblico inglese. Il risultato, grazie anche all’aggiunta di nove canzoni che di fatto trasformano la commedia molieriana in una ballad opera, è una farsa musicale misurata e briosa, salutata, almeno fino alla metà dell’Ottocento, da un significativo e ininterrotto successo di pubblico. Ancora oggi The Mock Doctor è ritenuto uno dei più brillanti lavori teatrali di Fielding.
Indice:
Henry Fielding: la recita della scrittura, di Paolo Pepe
Molière: nota sul comico, di Delia Gambelli
Singing on the Stage: note sul testo e le partiture di The Mock Doctor, di Paolo Pepe
Bibliografia
The Mock Doctor/Il Finto Dottore, traduzione con testo a fronte di Alfredo Scott Hamill
Sotto mentite spoglie. L’adattamento sulle scene inglesi del Settecento, di Bianca Del Villano
Nota sul Curatore
Paolo Pepe è ricercatore di Letteratura inglese presso l’Università Telematica eCampus di Novedrate. Si occupa prevalentemente di narrativa del Settecento; in questo ambito ha pubblicato saggi su Beckford e sul romanzo sentimentale e la monografia La linea spezzata. Corpo e mente nel Tristram Shandy di Sterne (Il Mulino, 2012). Negli ultimi anni la sua ricerca si è concentrata su aspetti della poesia e del teatro inglesi fra Cinque e Seicento, con saggi su Donne, Shakespeare, e Daniel. Attualmente i suoi interessi di studio sono rivolti al teatro del Settecento, da Fielding a Lewis, e al romanzo gotico di primo e secondo Ottocento.