Descrizione
L’ignoranza è una perenne compagna del sapere e della scienza. Il presente lavoro esamina un momento cruciale nella lunga storia di questo compagnonnage partendo dal tardo Quattrocento, quando si comincia a lodare l’ignoranza e si auspica la distruzione del sapere libresco a favore di una sapienza ricavata dalle sacre scritture. Il Concilio di Trento pone fine a questa corrente, che ha venature di evangelismo, e si comincia a condannare non l’ignoranza ma “gli ignoranti”, ritenuti i veri nemici dei “letterati” e i paladini di ogni vizio, sia fisico che mentale. È un tema che produce una folta e dimenticata letteratura che si spegne alla fine del Seicento.
Nel frattempo la Francia riprende dall’Italia il motivo della lode dell’ignoranza, ma la interpreta come una forma di dubbio che, innestandosi alla riscoperta dello scetticismo antico, produce la “cultura del dubbio”, da cui poi si sviluppa il cogito cartesiano. In quella temperie nasce la grande erudizione che con una nuova ars critica riscrive la storia della Chiesa e scopre il Medioevo. L’Italia perpetua la filologia di tipo umanistico, e solo nel Settecento abbraccia la nuova erudizione. La ricostruzione di tali vicende mostra da un’angolatura nuova come e perché l’Italia sia rimasta legata a una cultura dogmatica mentre in altre parti dell’Europa la cultura si sviluppava lungo le linee della ricerca scettica e critica.
Prefazione
Parte prima – L’ignoranza
Premessa.
Perennità dell’ignoranza
I. Prodromi storici del tema
1. Un punto di partenza
2. Petrarca
3. Urceo Codro
4. Antonio de Ferraris Galateo
II. Erasmo, lo scetticismo, la vanità del sapere
1. Erasmo
2. Gianfrancesco Pico
3. Lilio Gregorio Giraldi
4. Agrippa di Nettesheim
III. Reazione umanistico-cattolica: Iacopo Sadoleto
1. Le tesi scettiche
2. La sapienza
IV. Lodi dell’ignoranza
1. Nascita dell’ignoranza positiva
2. Da Nicolò Franco a Ortensio Lando
3. Giulio Landi
4. Anton Francesco Doni
5. Letteratura paradossale ed Evangelismo
6. Giulio Castellani e le prime reazioni contro gli elogi dell’ignoranza
V. La via italiana: i letterati contro l’ignoranza e il modello di Giovanni Andrea Gilio
1. Altre reazioni contro l’ignoranza
2. Il dialogo di Giovanni Andrea Gilio
VI. La Francia: l’ignoranza, il dubbio, il ‘cogito’
1. Maurice Scève
2. Rabelais
3. Guillaume des Autels
4. Jacques Tahureau
5. Castellione (Sébastien Castellion o Châtillon)
6. Montaigne
7. Francisco Sánchez e Pierre Charron
VII. L’Italia: l’ignoranza e i letterati
1. Modi italiani del dubbio
2. Cesare Rao
3. Alessandro Farra
4. Giordano Bruno
5. Tomaso Garzoni
6. Cesare Ripa
7. Cipriano Giambelli
VIII. La tregua: Costantino de’ Notari
1. Sulle orme di Pico
2. Il duello dell’ignoranza e della scienza
IX. L’ignoranza dei letterati
1. Qualcosa era avvenuto
2. La satira
3. Agostino Mascardi
4. Galileo Galilei
5. Daniello Bartoli
X. L’ultima comparsa
dell’ignoranza
1. Simone Luzzato
2. Bonaventura Tondi
3. Francesco Fulvio Frugoni
4. Provvisorio congedo dall’ignoranza
Parte seconda – L’erudizione
Premessa. Eruditi ed erudizione
XI. La storia
1. Note preliminari
2. Sulla distinzione della storia dalla letteratura
3. Annio da Viterbo
4. Melchor Cano
5. L’ars historica
6. Erudizione e veritas storica
XII. Storia della Chiesa e ars critica
1. Ripulire la biblioteca dal superfluo e dal nocivo
2. I Maurini
3. L’Ars critica
4. I Bollandisti
5. La storia della Chiesa
XIII. La Bibbia e il suo testo
1. L’ebraico
2. Il canone
3. La cronologia
IV. Il diritto
1. Diritto canonico
2. Diritto romano
3. La scoperta del Medioevo
XV. La ripresa italiana
1. Incertezze e assoluti
2. Dall’Europa all’Italia
Conclusione
Nota bibliografica sulle appendici
Appendice A: Girolamo Ghilini e le sue fonti per le biografie di letterati stranieri
Appendice B: Christian Heinrich Trotz: una scheda per la preistoria della tipologia degli errori testuali
Bibliografia
Indice dei nomi