Fare CLIL

I perché, i principi, le prove

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Descrizione

Fare CLIL significa “apprendere contenuti nuovi e potenzialmente complessi attraverso una lingua straniera”: pazzia! Or maybe not! Se gli studenti trovano già tanta difficoltà a comprendere contenuti in italiano da insegnanti fluenti in italiano, è ovvio che fare CLIL non può essere ridotto al semplice “invece di spiegare in italiano, spiega in un’altra lingua”. La scelta di fare CLIL a livello nazionale rappresenta un passo verso una metodologia che sposta il suo fuoco dall’atto di insegnamento al processo di apprendimento. Fare CLIL getta un ponte fra le teorie e la pratica didattica quotidiana, spiegando i perché del fare CLIL, i principi didattici e pedagogici per fare CLIL e presenta le prove raccolte sul campo, dimostrando che il CLIL, fatto bene, funziona.

Introduzione generale

Parte 1 – I perché: riflessioni
1.1 CLIL: Passato, presente, futuro (Gisella Langé)
1.2 La metodologia CLIL nella formazione dei docenti: alcune proposte innovative (Letizia Cinganotto)
1.3 Le dimensioni linguistiche delle discipline (Silvia Minardi)

Parte 2 – I principi (Y.L. Teresa Ting e Elena Pupo)
2.1 “L” come Learning… a cui il cervello è propenso!
2.2 “C” come Content… a cui serve il linguaggio
2.3 “L” come Language… a cui serve il contenuto
2.4 “I” come Integration… per apprendere sia il contenuto sia la lingua

Parte 3 – Le prove: case studies
3.1 “Translanguaging” attraverso la Chimica Applicata: la forza di una collaborazione transdisciplinare (Silvana Mauro e Graziella Cosentino)
3.2 CLIL: una diversa forma mentis (Roberta Filardi)
3.3 Apprendere il contenuto complesso richiede l’attenzione sul linguaggio complesso (Maria Cinzia Pantusa)
3.4 La valenza del CLIL in ambito umanistico (Elena Pupo)
3.5 “Insegnare lingua” in un liceo internazionale: che cosa cambia davanti al contenuto complesso? (Valeria Vaccaro e Barbara Caponsacco)
3.6 CLIL… per superare uno scenario di classe tradizionale in un istituto secondario di primo grado (Maria Rosaria Sorrentino e Stefania Alessio)