Descrizione
In co-edizione con l’Accademia della Crusca.
Nel 1612 uscì a Venezia, dopo un ventennale lavoro d’équipe, la prima e monumentale edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca: un migliaio di pagine in folio che divennero il modello per i vocabolari storici delle altre lingue moderne.
Nel registrare le diverse accezioni dei vocaboli del fiorentino trecentesco, indicato già dal Bembo come la base dell’italiano letterario, i compilatori del Vocabolario non si limitarono a servirsi dei grandi classici (Dante, Petrarca, Boccaccio) e del Villani, ma sulla scia di Borghini e Salviati spogliarono le opere di decine e decine di autori fiorentini minori e minimi, in larga misura anonimi, usando edizioni a stampa, in qualche caso dichiaratamente preparate in funzione del Vocabolario, ma anche raccolte di manoscritti antichi di recente costituzione, allestite (come qui si dimostra) a scopo di studio. Con una scelta che prefigura il criterio primonovecentesco – per la precisione: barbiano – della cosiddetta equivalenza grafia-pronuncia (ancora utilizzabile senza controindicazioni con testi toscofiorentini), i compilatori uniformarono inoltre secondo le regole di Salviati la grafia e la fonomorfologia delle più di 60.000 citazioni d’autore del Vocabolario, rendendolo così, fino a Manzoni, e non solo, un potente strumento di omologazione linguistica in un paese linguisticamente, oltre che politicamente, disunito.
I diciotto saggi contenuti in questa raccolta mirano a fare il punto su questo controverso ma fondamentale monumento della nostra storia letteraria e linguistica.
Tanto per cominciare, sulla Crusca e i suoi testi. (Gino Belloni)
Bibliografia
Parte prima – Prima del Vocabolario
I. Collezioni fiorentine di manoscritti fra Borghini e la Crusca. (Riccardo Drusi)
II. Il lavoro paziente dell’Accademia degli Alterati. (Anna Siekiera)
III. Sugli Avvertimenti del Salviati. (Francesca Cialdini)
IV. Verso il Vocabolario. Il Quaderno riccardiano e altri spogli lessicografici tra Vincenzio Borghini e Lionardo Salviati. (Giulia Stanchina, Giulio Vaccaro)
V. Gli accademici compilatori del primo Vocabolario. Novità e questioni ancora aperte. (Elisabetta Benucci)
VI. Bastiano De Rossi, revisore e correttore del Vocabolario. (Nicoletta Maraschio)
Parte seconda – Dentro la Crusca
VII. I numeri della prima Crusca. Qualche rilievo quantitativo sui citati. (Fabio Romanini)
VIII. «Ci è bisognato servirci di molti volgarizzamenti e traslatamenti d’opere altrui». I testi di traduzione. (Elena Artale, Elisa Guadagnini)
IX. Dante: la Commedia. (Domenico De Martino)
X. Dante: le altre opere. (Elisabetta Tonello)
XI. Petrarca. (Aurelio Malandrino)
XII. Dalla filologia al Vocabolario. Appunti sul volgarizzamento dei Ruralia commoda di Pietro Crescenzi. (Giuseppe Chiecchi)
XIII. Astri, pianeti e paralleli: il lessico dell’astronomia e della fisica. (Rita Librandi)
XIV. Sul lessico dell’arte. (Eliana Carrara)
XV. Ariosto. (Tina Matarrese)
XVI. Tra fiorentino aureo e fiorentino cinquecentesco. Per uno studio della lingua dei lessicografi. (Marco Biffi)
A mo’ di riepilogo (con qualche addentellato su Bastiano De Rossi). (Paolo Trovato)
Indice dei manoscritti, documenti d’archivio e postillati
Indice dei nomi e delle opere