Descrizione
Qual è il ruolo dello psicologo all’interno delle carceri? Quali sono le esigenze rieducative più diffuse tra i detenuti e quali programmi di trattamento possono essere considerati efficaci? Alla vigilia della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono questi gli interrogativi che dobbiamo obbligatoriamente porci per riuscire a portare, anche in Italia, protocolli di intervento validati e specifici che sappiano guidare il lavoro dello psicologo in carcere. Considerate, inoltre, le complessità strutturali degli istituti penitenziari italiani – prima fra tutte la scottante questione del sovraffollamento – si rende necessaria un’analisi attenta e approfondita della letteratura scientifica internazionale che orienti il futuro dibattito in un campo della ricerca apparentemente “rimosso”.
Sommario
Prefazione
Introduzione
1. La devianza
2. Lo psicologo nel sistema carcerario italiano
3. Supporto psicologico e psicoterapia nei setting correttivi
4. Assessment, osservazione e trattamento in ambito carcerario: una rassegna della letteratura scientifi ca
5. Conclusioni
Appendice. Classificazione delle sostanze d’abuso
Bibliografia
Nota sull’Autore
Serena Capparella svolge da diversi anni attività di counseling e formazione. Si occupa di innovazione personale, creatività nel problem solving e sviluppo della competenza comunicativa, mettendo a punto interventi di supporto rivolti a individui e gruppi. Laureata prima in Scienze della Comunicazione e poi in Psicologia, ha approfondito il tema del sostegno psicologico nei contesti carcerari durante i due percorsi universitari secondo prospettive diverse.
